Se state cercando un safari da poter fare in autonomia il Sud Africa è il posto perfetto. Infatti, nel parco nazionale del Kruger le strade sono tutte asfaltate o di terra battuta, percorribili con qualunque auto e grazie all’ottima segnaletica è possibile muoversi da soli con la propria auto. All’entrata del parco si trovano le regole da rispettare, fra le quali non scendere dal veicolo e uscire dal parco o recarsi al proprio campeggio entro l’orario di chiusura (varia a seconda delle stagioni). Ogni campeggio offre poi la possibilità di fare tour guidati all’alba o notturni. L’entrata al parco si paga in base al numero di giorni che si intende rimanere a meno che non si acquista la wild card, una carta che permette di entrare in quasi tutti i parchi nazionali del Sud Africa e dello Swaziland per un anno (costa 150 euro). Noi abbiamo optato per quest’opzione ch eri risultava più economica rispetto al pagare le singole entrate.
Quando si parla del Sud Africa si sente di safari eccezionali, onde incredibili e paesaggi spettacolari… ma anche dei pericoli. Muoversi in Sud Africa è possibile, ma bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti come evitare di girare per le città o guidare la notte, se possibile nelle città (soprattutto le più grandi) non fermarsi a stop o semafori rossi, evitare alcuni quartieri, avere sempre con sé i propri oggetti di valore e non lasciare nulla di visibile in auto.
Noi siamo arrivati a Johannesburg in piena notte e abbiamo deciso di prendere una camera al southern Sun or tambo international airoport, il quale ha a disposizione una navetta aeroportuale 24/24h. Il giorno dopo siamo tornati in aeroporto per noleggiare la nostra auto. Per poter entrare in Mozambico, Lesotho e Swaziland abbiamo dovuto affidarci ad hertz che è l’unica compagnia che abbiamo trovato che permette di varcare tutti i confini pagando una tassa aggiuntiva di 80 euro.
Noi abbiamo scaricato le mappe offline, abbiamo marcato tutte le nostre tappe e i nostri hotel e siamo partiti. Personalmente non ci siamo mai sentiti in pericolo a viaggiare da soli. Abbiamo prestato attenzione e non abbiamo mai guidato la notte e con le giuste accortezze ci siamo sentiti sicuri, tranquilli e non abbiamo riscontrato alcuna difficoltà.
Ritirata l’auto ci siamo diretti verso il Kruger facendo una tappa a metà strada. Dopo aver visitato il Kruger abbiamo varcato il confine Lebombo con il Mozambico (il visto costa 50 dollari e oltre al passaporto bisogna mostrare i documenti dell’auto). Dal Mozambico siamo entrati direttamente in Eswatini per poi rientrare in Sud Africa e percorrere la strada che passa dal Golden Gate fino al Lesotho (non l’abbiamo attraversato perché al sud vi è un passo percorribile solamente con un auto 4×4, siamo dunque tornati alla dogana di Maseru). Da li siamo poi scesi fino a Porth Elizabeth e percorso tutta la costa fino a Cape Town da cui siamo ripartiti. In totale abbiamo percorso oltre 5’000 km. Le strade sono abbastanza belle anche se bisogna guidare con molta prudenza a causa dei molti e importanti buchi. Le strade in terra battuta sono molto poche e sempre percorribili senza problemi, tranne per il Mozambico dove, appare alle strade che collegano la capitale, si posso trovare strade difficili da percorrere (noi abbiamo dovuto fare inversione e cambiare strada diverse volte).
Varcare i confini è semplice, basta avere con se i documenti e alle volte pazienza. Noi fortunatamente l’unica attesa di un ora che abbiamo avuto è stata alla dogana di Lebombo poiché è la dogana che collega in maniera più diretta il Sud Africa con la capitale del Mozambico (preparatevi a superare km di code di camion in attesa).
Fuori dalle grandi città non è sempre semplice trovare ristoranti o negozi. Per le lunghe tratte munitevi dunque di cibo, acqua e fate rifornimento di benzina. Di hotel e campeggi se ne trovano molti a prezzi economici nelle città, nelle periferie e nei dintorni dei principali centri di interesse.
In tutti e quattro i paesi accettano praticamente ovunque le carte di credito, ma avere con sé alcuni contanti è sempre meglio. Ricordatevi che vi sono anche zone in cui i telefoni non prendono.
Non vi è molto altro da aggiungere se non… preparatevi al load shedding (molti black out). Infatti, in Sud Africa ogni città rimane giornalmente alcune ore senza elettricità (potete trovare online gli orari per ciascuna città).
Ecco il nostro itinerario:
Giorno 1:
- Ritiro auto a Johannesburg
- Belfast
- Dullstrom con passeggiata sulla collina



Dove dormire: Apple & Rose Guesthouse
Dove mangiare: Duck and Trount
Giorno 2:
- God’s window
- Lowveld viewsite
- Entrata Kruger




Hotel: sleepover orpen Gate
Giorno 3:
- Nord Kruger: orpen gate-mopani rest camp
- Tour notturno: night drive






Giorno 4:
- Kruger: mopani rest camp-lower sadie rest camp






Giorno 5:
- Kruger: lower sadie rest camp-berg en dal rest camp










Giorno 6:
- kruger: morning drive tour



- Confine Mozambico Lebombo
- Passeggiata sulla spiaggia a Maputo



Hotel: orquidea guesthouse
Giorno 7:
- Maputo mercato Arts and crafts
- Chiesa
- Punta do ouro passeggiata sulla spiaggia
- Kite/surf


Dove dormire: devocean
Dove mangiare: love café
Giorno 8:
- Giornata di surf/kite surf/relax sulla spiaggia
- Eventualmente possibilità di fare immersione, snorkeling i visitare la riserva nazionale di Maputo (ma occorre un 4×4)

Giorno 9:
- Mattinata relax al mare
- Confine con Eswatini Mhlumeni (occorre andare fino a Boane per avere tutte le strade asfaltate. Se è bel tempo le strade sono percorribili, altrimenti occorre un 4×4)

Dove dormire: mabuda guest farm
Giorno 10:
- Hlane Royal Reserve oppure Mlilwane Reserve (noi abbiamo scelto di fare la prima perché volevamo vedere i leoni che non siamo riusciti a vedere nel kruger. La prima ha anche predatori, mentre la seconda no. La seconda però è molto interessante perché si possono fare giri a cavallo o in bici. Nel nostro caso il tempo non era bellissimo, quindi abbiamo dovuto prendere il tour perché le strade non sono asfaltate e occorre un 4×4).
- Manzini market
- Mbabane per la notte




Dove dormire: Emafini country lodge
Giorno 11:
- Maputo market crafts
- Confine con sud Africa oshoek
- Viaggio fino a Bethlemme passando per il Golden Gate National Park


Dove dormire: the green olive guesthouse
Dove mangiare: beef baron grillhouse
Giorno 12:
- confine con Lesotho
- Maseru hat market
- Villaggio culturale Thaba Bosiu




Dove dormire: casa Tumi
Giorno 13:
- Maletsunyane falls
- Viaggio fino a Maseru
- Lion rock Mountain



Dove dormire: Road stay
Dove mangiare: N07
Giorno 14:
- confine con sud Africa
- Viaggio fino a Colesberg passando per la strada che costeggia la riserva di Caledon, dove con un po’ di fortuna si possono vedere i suricati. La strada non è asfaltata ma é molto bella e percorribile con un auto non 4×4.
- Gariep Dam e Nature Reserve


Dove dormire: Skietberg lodge
Dove mangiare: inni kraal
Dove fare colazione: Nineteen Eighty Nine Coffee
Giorno 15:
- valley of desolation
- Porth Elizabeth passeggiata boardwalk





Dove dormire: island vibe (si trova in un quartiere dove è meglio non girare a piedi)
Dove mangiare: kingdom
Giorno 16:
- jeffreys bay per fare surf o una passeggiata lungo la costa
- Suspension bridge nel tsitsikamma national park


Dove dormire: wilderness ocean view cottage
Dove mangiare: Ilali
Giorno 17:
- Victoria bag
- Garden route
- De Hoop nature reserve
- Per surfare Hermanus, Voëlklip beach o grotto beach. Oppure Whale watching.





Dove dormire: the trailhouse
Giorno 18:
- Stony point penguin colony (bulders beach)
- Dappat se gat beach
- Muizenberg beach (casette colorate)
- Capo di buona speranza




Dove dormire: penguined
Dove mangiare: Gery
Giorno 19:
- Bulders beach per vedere i pinguini
- watherfront
- Big bay
- Mojo market


Dove dormire: Amalfi boutique hotel
Dove mangiare: Mojo market
Dove mangiare: watherfront
Giorno 20:
- table mountain
- Bo-kaap









Dove mangiare: hudsons
Dove mangiare: gelateria Moro
Giorno 21:
- Museo di storia naturale e planetario
- Old biscuit mill market (nel fine settimana)
- tramonto a lion’s head




